Breaking News dal Viaggio della Memoria

Report Treno della memoria

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Lo spettacolo è stato felicemente sorprendente. Alle 5:45 ci siamo trovati in strada per la partenza verso Cracovia dopo due intensi giorni a Berlino. Pensi che nell’ostello di Berlino ci siamo solo noi, pullman B e C; siamo consapevoli della presenza del gruppo F, conosciuto ieri mattina (su ogni pullman viaggiano circa 45 ragazzi). Ma non ti aspetti di vedere scale invase da giovani, ascensori con davanti file di giovani, marciapiede pieno di giovani, ciascuno col suo bagaglio, una coperta in mano e il cuscino a ciambella per il collo, utile per dormire. Con tutto l’affetto, l’unica immagine che mi viene in mente è quella di topolini che, dalle tane, tutti insieme si riversano in strada.

Ma quanti sono?

Solo nel nostro ostello, sette pullman di topolini. Più altri cinque in un altro ostello. Siamo il secondo treno di questa settimana. E i treni (formati ciascuno da tanti pullman) si muovono tra gennaio e marzo, due a settimana. Partenze il mercoledì o il sabato. Sono le 5:45.

Chissà a che ora sono andati a dormire (SE sono andati a dormire).

I più sciagurati (!!!) fumano già a digiuno e a una temperatura mattutina di -5°C.

Topolini, prof ed educatori Tdm prendiamo posto sul pullman.

E il silenzio è immediato.

Nel giro di cinque minuti i topolini dormono.

Cotti.

Disfatti.

Occhi gonfi.

Chissà fino a che ora hanno tirato ieri sera.

E comunque, per essere pronti alle 5:45, devi alzarti almeno alle 5 se dormi in una camera da quattro!

Guardo.

Fotografo e penso.

Se ciascuno di loro diventasse testimone vivente di solo un decimo di ciò che abbiamo appreso ieri e il giorno prima su prepotenze, ingiustizie, ammazzamenti, razzismo, cecità umana, follia, avidità di potere, discriminazione, se si facessero testimoni di un decimo, dicevo, ci potrebbe essere la speranza per un’umanità meno malata e più rispettosa e accogliente.

Se questo viaggio ha un senso, non è solo quello di toccare con mano i luoghi dell’orrore.

Il senso profondo è capire perché e carpire quali analogie esistono tra Storia e situazioni passate e presenti.

Educare al rispetto.

Alla non discriminazione.

Educare all’accettazione e alla non indifferenza.

Educare alla partecipazione e alla conoscenza.

Perché ti accorgi che LORO (i topi) sono curiosi.

Vogliono sapere.

Chiedono.

Vedere e sapere… attacca di più.

Learning by doing, diremmo in termini più moderni e “fighi”.

Imparare vedendo e toccando.

Sotto la sapiente guida di Tdm, che sta costruendo attorno ai ragazzi un’impalcatura che sostenga la loro voglia di capire e sapere.

Letture di testimonianze, anche testimonianze scomode, di quelle che quando le leggi o le ascolti ti senti scosso; i memoriali ai Sinti e agli Ebrei a Berlino; il Muro e il campo di Ravensbrück. Se tutto è contestualizzato, perché una guida racconta (e lo fa con passione e in modo comprensibile), se tutto è arricchito da letture che vengono proposte come piccoli doni, allora accade che non ti pesano altre 10 ore di pullman per andare da Berlino a Cracovia… perché hai ancora tanto da scoprire e soffrire mentre lo scopri, fino all’apice del viaggio: Auschwitz.

Berlino 18/02/2025

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